Benefici prima casa e cessione all’ex coniuge

Quattro anni fa ho comprato casa al 50% con mio marito ed ora ci stiamo separando. Io sarei intenzionata a comprare la sua metà ma lui non vuole venderla prima che siano trascorsi cinque anni perché altrimenti – dice lui – dovremmo pagare una penale molto alta per restituire all’Erario le agevolazioni godute a suo tempo sull’acquisto. È vera questa cosa?

Sì, il marito ha ragione, nel senso che se si acquista la prima casa godendo delle relative agevolazioni, e poi la si vende prima che siano trascorsi 5 anni senza riacquistarne una nuova entro un anno dalla vendita, allora i benefici decadono, e di conseguenza va pagata la maggiore imposta dovuta più le sanzioni e gli interessi.

È altrettanto vero però che nel caso dei coniugi che si separano una sentenza della Corte di Cassazione (la n. 5356 del 17 febbraio 2016) ha stabilito che non decade dalle agevolazioni prima casa, il coniuge che, a seguito di separazione, cede entro i cinque anni dall’acquisto l’immobile all\’altro coniuge.

Il problema, comunque, è che secondo l’ordinamento italiano le sentenze non fanno mai legge – nemmeno quelle della Cassazione –, creano solo dei precedenti utili per essere citati/richiamati davanti a un giudice qualora si volesse avere ragione su una data faccenda.

Stessa cosa per il caso in esame. In pratica, da un punto di vista prettamente fiscale e normativo, se l’ex marito vende all’ex moglie la sua quota di immobile, rischia la decadenza dai benefici; al tempo stesso però, se questa decadenza dovesse essergli notificata, a quel punto avrebbe la cosiddetta “pezza d’appoggio” della sentenza che abbiamo citato, cioè potrebbe fare ricorso sulla base di quanto sostenuto dalla Corte di Cassazione, non avendo tuttavia la certezza di vincere il ricorso. La scelta dunque sta agli ex coniugi.

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