Mettiamoci in gioco: contro la ludopatia, misure più efficaci

Ci sarà anche il tema delle caratteristiche dei punti di raccolta del gioco pubblico tra i temi che la Conferenza Stato- Autonomie locali affronterà nella riunione fissata per oggi.

“Mettiamoci in gioco”, la Campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo a cui aderiscono anche le Acli, insieme a numerose associazioni, chiede alla Conferenza di affrontare il problema della ludopatia adottando indicazioni e strumenti che rispondano efficacemente all’esigenza di contrasto di un fenomeno così diffuso e pericoloso.

Durante l’ultima riunione, infatti, è stato presentato un documento di definizione delle linee guida riguardanti le caratteristiche dei punti di vendita dove si svolge il gioco pubblico e la loro ricollocazione territoriale che, secondo le associazioni aderenti alla Campagna, solleva molte perplessità.

Preoccupa principalmente la proposta di individuare un elevato numero di sale “di serie A” (circa 5.000 sale gioco, 3.000 sale Bingo e VLT, 5.000 sale scommesse) che, se in possesso di particolari requisiti, verrebbero sottratte alle discipline restrittive attualmente previste dai provvedimenti adottati da moltissime Regioni ed Enti locali.

“Proprio sulla definizione dei requisiti, la Conferenza unificata deve porre una particolare attenzione – si legge nel comunicato di Mettiamoci in gioco – con la proliferazione di tantissimi “mini casinò” verrebbero infatti vanificati gli sforzi compiuti in questi anni da Regioni ed Enti locali per contenere la crescita dei punti gioco e favorire la loro riconversione”.

Il documento del Governo, inoltre, non contiene alcun riferimento alle proposte indicazioni dalla Commissione Antimafia per contrastare la forte presenza delle organizzazioni criminali in questo settore. Altrettanto generico è l’impegno relativo al divieto di pubblicità e di sponsorizzazione per il quale, la Campagna, chiede di accelerare l’iter delle proposte di legge presentate in Camera e Senato da tempo.

Positivo, invece, è il giudizio sulle proposte volte a ridurre sensibilmente il numero delle slot machine attraverso l’eliminazione immediata dagli esercizi generalisti secondari, come alberghi, esercizi commerciali, edicole, ristoranti, stabilimenti balneari e rifugi alpini, e quella, sia pur diluita nel tempo, da bar e tabaccherie.