Nave Diciotti, Acli: lo sbarco dei migranti non è solo un atto umanitario

“Non si possono lasciare rinchiuse delle persone all’interno di una nave italiana in un porto italiano”. Queste le parole di Roberto Rossini, Presidente nazionale delle Acli, che aggiunge: “come Acli ci uniamo agli appelli che arrivano dal mondo associativo e politico, ultimo quello del Presidente della Camera dei Deputati, e chiediamo che, dopo i 29 minorenni, vengano immediatamente fatti sbarcare sul suolo italiano gli altri 148 migranti che si trovano all’interno della nave Diciotti ancorata da lunedì 20 agosto presso il porto di Catania. Non si tratta solo di un atto umanitario, – ha concluso Rossini – ma di rispettare le norme di diritto nazionale e internazionale, poi si potrà tornare a discutere, nelle sedi europee, della ripartizione dei migranti e anche delle procedure relative alla gestione dei salvataggi perché non si ripetano più casi come questo”.