Successione, dichiarazione non sempre evitabile

E’ vero che nel caso di una successione in cui gli eredi sono il coniuge e i figli, in assenza di beni immobili, e con un patrimonio inferiore alla soglia di 100.000 euro, non occorre presentare la dichiarazione all’agenzia delle Entrate? Allora perché la banca ce la richiede per sbloccare il conto corrente e i fondi di investimento?

Effettivamente, come spiega l’agenzia delle Entrate, “non c’è obbligo di dichiarazione se l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e l’attivo ereditario ha un valore non superiore a 100.000 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari”.

È altrettanto vero, però, che “queste condizioni possono venire a mancare per effetto di sopravvenienze ereditarie”, e fra queste “sopravvenienze” può esserci appunto la possibilità che la banca, legittimamente, chieda comunque la dichiarazione per sbloccare determinati importi, nonostante ai sensi di legge manchino i presupposti che rendono obbligatoria la dichiarazione stessa.

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