Dl dignità, ACLI: bene su gioco d’azzardo. Contro la precarietà serve un patto per il lavoro di qualità e la crescita professionale

Il provvedimento ha riportato al centro della discussione politica e parlamentare il lavoro, l’occupazione e le tutele dei lavoratori. I suoi effetti però, al di là di stime e previsioni, potranno essere valutati solo nel medio periodo.
Tra le novità introdotte dal decreto su cui esprimiamo perplessità, c’è quella relativa al lavoro occasionale e all’utilizzo dei voucher, che sono da recuperare ma non in settori come l’agricoltura e il turismo.
In merito alla precarietà serve un patto che promuova la stabilità e investa sul lavoro di qualità, puntando sulla produttività e la crescita professionale, un patto che, prima del lavoro, parta dal mondo dell’istruzione per poi confluire in un sistema di formazione professionale continua. La lotta alla precarietà è una battaglia da combattere ma serve una visione più ampia capace di coinvolgere tutti i soggetti che hanno competenze sul tema.
Tra le note positive c’è la norma che vieta qualsiasi tipo di pubblicità e sponsorizzazione del gioco d’azzardo, crediamo che sia un concreto passo in avanti nella lotta contro la ludopatia.
È importante che il Governo continui ad occuparsi della questione del lavoro che è in assoluto il tema prioritario per il rilancio del nostro Paese. Sicuramente la manovra economica, in discussione già in queste ore, potrà rappresentare un ulteriore momento di riflessione, utile per apportare altre migliorie al mercato del lavoro, a beneficio di persone e imprese. Come Acli guarderemo con attenzione agli effetti del decreto Dignità e alla manovra fiscale per la quale abbiamo già una serie di proposte da presentare.

09/08/2018 Articolo su FAMIGLIA CRISTIANA

Il presidente nazionale delle Acli, Roberto Rossini, analizza le norme diventate legge.