Prendiamo atto del ripensamento del Governo sull’aumento della tassazione Ires che avrebbe coinvolto molti soggetti che in Italia si occupano di assistenza sociale, sanità, beneficenza, istruzione, formazione e auspichiamo riparta in tempi brevi il dialogo con tutte le parti per completare la riforma del Terzo Settore e per riaprire il confronto su altri provvedimenti che destano forte preoccupazione come le norme sul soccorso e l’accoglienza dei rifugiati o gli interventi sulla povertà. L’Ires non è infatti l’unica tassa che preoccupa: l’imposta sulle rimesse dei lavoratori immigrati e l’aumento dell’Iva, rimandato per l’ennesimo anno, sono provvedimenti che rischiano di danneggiare proprio quei ceti a cui il mondo del Terzo Settore principalmente si rivolge.