Napoli: Diario di Emanuele Calabrese e Angelo Vecchione

TORNA AL PROGETTO ‘STRANIERI IN TERRA ALIENA’

Sharitories è stato di sicuro uno strumento utile in tutta l’esperienza del progetto. Gli scenari dell’economia collaborativa sembravano concetti passati di moda, eppure di grande fascino sui giovani che ho incontrato, come se proponessi concetti moderni e avanti anni luce rispetto alla realtà che vivono tutti i giorni, sommersi dalla digitalizzazione del mondo e dei servizi.
Le realtà e le esperienze portate all’incontro sono state diverse ed eterogenee grazie alla partecipazione dei Volontari del Servizio Civile Nazionale
Dal punto di vista personale è cresciuta la voglia di mettermi in gioco proponendomi sfide nuove e mettendo alla prova le mie capacità e competenze; attraverso la rete di giovani volontari del Servizio Civile Nazionale e delle Associazioni che collaborano con le Acli sul territorio partenopeo, si comincia un percorso verso una comunità giovanile che (ri)partecipa alla costruzione del proprio progetto di vita.
[/vc_column_text][dt_quote]“LA (RI)SCOPERTA DELL’ECONOMIA COLLABORATIVA È STATA IL CONDUTTORE TRA ESPERIENZE LOCALI GIÀ VISSUTE E PROSPETTIVE NUOVE DI IMPRENDITORIA SOCIALE: RIPENSARE L’ARTE DELL’ARRANGIARSI.”[/dt_quote]

Il progetto è stato molto stimolante. Ho avuto la possibilità di confrontarmi con gli altri rispetto a tantissime idee per il mio territorio e per la mia attività politica. Napoli ha bisogno di poter sperimentare in modo continuativo esperienze del genere.
Gli incontri territoriali che abbiamo svolto hanno rilevato chiaramente tre sfide significative rispetto ai seguenti temi: Trasporti, Individualismo e Cittadinanza attiva. Queste sfide mostrano un unico filo conduttore, la solitudine che i giovani avvertono all’interno del nostro contesto sociale. Rispetto ai trasporti, la criticità emersa è l’assenza completa di risposta ai bisogni del cittadino, in modo particolare dei giovani, sempre costretti a barcamenarsi da un punto all’altro della città sia per motivi lavorativi che scolastici. L’individualismo è stata la sfida più singolare, perché attiene non soltanto alle istituzioni, ma anche alle associazioni, o alle relazioni più in generale: i giovani si ritrovano sempre più spesso “soli” di fronte alle sfide che devono affrontare. Ultimo aspetto, ma non meno importante, emerso durante gli incontri territoriali riguarda una piaga reale della mia città, l’assoluta strafottenza, di una parte della periferia, nei confronti della collettività. È difficile intercettare giovani consapevoli del bene comune e del valore delle relazioni.

[dt_quote]“HO AVUTO LA POSSIBILITÀ DI CONFRONTARMI CON GLI ALTRI RISPETTO A TANTISSIME IDEE PER IL MIO TERRITORIO E PER LA MIA ATTIVITà POLITICA”[/dt_quote]
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